È sicuramente uno dei vini più conosciuti ed apprezzati in Italia e all\’estero e rappresenta alla perfezione il calore e il gusto della Puglia, di cui è diventato un vero e proprio brand ambassador nel mondo.
Tutti ne conoscono e ne esaltano gusto e bontà ma quanti sanno qualcosa della sua storia o dell\’origine del suo nome?
Abbiamo deciso, quindi, di raccontarvi le origini del Primitivo e del suo nome.
Primitivo: da dove deriva il suo nome?
Il nome Primitivo deriva dal latino primativus, termine che si traduce con la parola \”precoce\”, ed è associato a questo vitigno perché le sue uve maturano prima delle altre.
Già ad Agosto, infatti, può iniziare la sua vendemmia.
Primitivo: la sua storia
Furono, molto probabilmente, gli Illiri, antica popolazione dedita alla coltivazione dell\’uva che viveva in quella che oggi è la Croazia, a portare questo vitigno in Puglia, dove si adattò alla perfezione.
Si adatto così bene in queste terre che quando i Greci le colonizzarono, portando con loro i vitigni a bacca nera, antenati dell\’aglianico, questi non riuscirono a conquistare la Puglia, dove il Primitivo continuò a conservare la sua posizione egemonica.
Le prime tracce storiche certe del Primitivo, però, risalgono al Settecento, quando un ecclesiastico di Gioia del Colle, don Francesco Filippo Indelicati, lasciò le prime testimonianze scritte riguardanti questo vitigno.
L\’Indelicati racconta che tra i vitigni che si coltivano sulle sue terre uno maturava prima degli altri, dando un\’uva particolarmente nera, dolce e gustosa e che si poteva vendemmiare già ad agosto.
La storia del vitigno in questione, così come la conosciamo oggi, parte da questo uomo di chiesa che lo selezionò e lo battezzò con il nome di Primitivo.
Primitivo: come arriva in Salento?
Il suo viaggio da Gioia del Colle e dal territorio barese alle terre di Lizzano, Manduria, Sava e Maruggio inizia con un matrimonio.
Il Primitivo arrivò nelle nostre terre grazie ad un matrimonio, quello tra la contessina Sabini di Altamura e Tommaso Schiavoni – Tafuri di Manduria.
Nella dote della nobildonna trovarono spazio anche alcune barbatelle di Primitivo che, giunte in Salento, trovarono il terreno e le condizioni climatiche adatte per esprimere al massimo tutto il loro potenziale, dando vita ad una coltivazione che ancora oggi caratterizza i territori in questione.
Voi conoscevate la storia del Primitivo? Scrivetecelo nei commenti.
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Sin dall\’antichità Lizzano, e il Salento in generale, è terra d\’accoglienza. Testimonianza di questo aspetto è la presenza di un santuario costruito dai monaci Basiliani, la Cripta della SS. Annunziata.
Il momento aperitivo si sta trasformando sempre di più in un\’occasione per degustare un bicchiere di vino. Rito italiano, nato nel Nord della nostra Penisola e velocemente dilagato in tutta la nazione, l\’aperitivo nasce come momento di convivialità per stimolare l\’appetito prima di pranzo o cena.
Lo gustiamo tutti i giorni, ne parliamo sempre ma siamo sicuri di conoscere tutto sul vino? Ci sono tante storie, leggende e curiosità che circondano questo prodotto e, spesso, non tutti ne sono a conoscenza. Oggi vi vogliamo raccontare 5 curiosità sul vino che forse non conoscete ancora.
Carbonara Day: alle origini del Mito Carbonara Day: il giorno perfetto per festeggiare questo mito della cucina italiana. Il Carbonara Day è la giornata internazionale dedicato ad uno dei piatti più amati, invidiati, copiati e richiesti della cucina italiana, la carbonara. Della ricetta e dell\’abbinamento con questo piatto ne abbiamo parlato in un altro post. …
Tra le tradizioni che più hanno permeato questo angolo di Salento c’è quella di cercare nei sogni un segno, un messaggio capace di raccontarci quello che ci aspetta nel futuro. C’è sempre una donna o un uomo anziano a cui rivolgersi per chiedere consiglio e cercare, tramite la sua conoscenza e la sua saggezza popolare, …
Le origini del Primitivo
Il Primitivo sta conoscendo un periodo d\’oro.
È sicuramente uno dei vini più conosciuti ed apprezzati in Italia e all\’estero e rappresenta alla perfezione il calore e il gusto della Puglia, di cui è diventato un vero e proprio brand ambassador nel mondo.
Tutti ne conoscono e ne esaltano gusto e bontà ma quanti sanno qualcosa della sua storia o dell\’origine del suo nome?
Abbiamo deciso, quindi, di raccontarvi le origini del Primitivo e del suo nome.
Primitivo: da dove deriva il suo nome?
Il nome Primitivo deriva dal latino primativus, termine che si traduce con la parola \”precoce\”, ed è associato a questo vitigno perché le sue uve maturano prima delle altre.
Già ad Agosto, infatti, può iniziare la sua vendemmia.
Primitivo: la sua storia
Furono, molto probabilmente, gli Illiri, antica popolazione dedita alla coltivazione dell\’uva che viveva in quella che oggi è la Croazia, a portare questo vitigno in Puglia, dove si adattò alla perfezione.
Si adatto così bene in queste terre che quando i Greci le colonizzarono, portando con loro i vitigni a bacca nera, antenati dell\’aglianico, questi non riuscirono a conquistare la Puglia, dove il Primitivo continuò a conservare la sua posizione egemonica.
Le prime tracce storiche certe del Primitivo, però, risalgono al Settecento, quando un ecclesiastico di Gioia del Colle, don Francesco Filippo Indelicati, lasciò le prime testimonianze scritte riguardanti questo vitigno.
L\’Indelicati racconta che tra i vitigni che si coltivano sulle sue terre uno maturava prima degli altri, dando un\’uva particolarmente nera, dolce e gustosa e che si poteva vendemmiare già ad agosto.
La storia del vitigno in questione, così come la conosciamo oggi, parte da questo uomo di chiesa che lo selezionò e lo battezzò con il nome di Primitivo.
Primitivo: come arriva in Salento?
Il suo viaggio da Gioia del Colle e dal territorio barese alle terre di Lizzano, Manduria, Sava e Maruggio inizia con un matrimonio.
Il Primitivo arrivò nelle nostre terre grazie ad un matrimonio, quello tra la contessina Sabini di Altamura e Tommaso Schiavoni – Tafuri di Manduria.
Nella dote della nobildonna trovarono spazio anche alcune barbatelle di Primitivo che, giunte in Salento, trovarono il terreno e le condizioni climatiche adatte per esprimere al massimo tutto il loro potenziale, dando vita ad una coltivazione che ancora oggi caratterizza i territori in questione.
Voi conoscevate la storia del Primitivo? Scrivetecelo nei commenti.
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Il momento aperitivo si sta trasformando sempre di più in un\’occasione per degustare un bicchiere di vino. Rito italiano, nato nel Nord della nostra Penisola e velocemente dilagato in tutta la nazione, l\’aperitivo nasce come momento di convivialità per stimolare l\’appetito prima di pranzo o cena.
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